
“Che altro è vivere felicemente se non possedere qualcosa di eterno, conoscendolo? Nessun bene si conosce perfettamente se non lo si ama perfettamente”
S. Agostino, Diverse questioni 35, 2
(est) vir qui adest
Queste anestesie totali non possono essere permanenti, hanno un limite. Per questo la sofferenza non è evitabile, la sofferenza indica la fine di una anestesia totale. Attraverso queste circostanze il Mistero ci vuole educare alla nostra verità, alla coscienza per cui siamo fatti, non ci lascia andare verso il niente, per una passione per la nostra vita come il segno più potente della sua tenerezza.
appunti Esercizi Fraternità di Comunione e Liberazione 2009