13.5.08

CONTACT. La fede come metodo di conoscenza.


Kitz: Then why don’t you simply withdraw your testimony and concede that this journey to the center of the galaxy, in fact, never took place?!

Ellie: Because I can’t. I had an experience. I can’t prove, I can’t even explain it, but everything that I know as a human being, everything that I am tells me that it was real. I was part of something wonderful, something that changed me forever; a vision of the Universe that tells us undeniably how tiny, and insignificant, and how rare and precious we all are. A vision that tells us we belong to something that is greater than ourselves. That we are not, that none of us are alone. I wish I could share that. I wish that everyone, if even for one moment, could feel that awe, and humility, and the hope, but... that continues to be my wish.

dal film "Contact".

"Si chiama fede, conoscenza per fede, il riconoscimento della realtà attraverso la testimonianza che porta uno, che si chiama appunto testimone o teste [...] è una conoscenza della realtà che avviene attraverso la mediazione di una persona fidata, adeguatamente affidabile. Io non vedo la cosa; vedo soltanto l'amico che mi dice quella cosa, e quell'amico è una persona affidabile, perciò quello che lui ha visto è come se l'avessi visto io. [...] Quindi la fede, prima di tutto, non è soltanto applicabile a soggetti religiosi, ma è una forma naturale di conoscenza, una forma naturale di conoscenza indiretta: di conoscenza però! [...] La ragione è una cosa viva che, perciò, per ogni oggetto ha un suo metodo, ha un suo modo, sviluppa una caratteristica dinamica, ha anche una dinamica per conoscere cose che non vede direttamente e che non può vedere direttamente, le può conoscere attraverso la testimonianza di altri: conoscenza indiretta per mediazione."

Luigi Giussani, Si può vivere così?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Promessi Sposi - Capitolo XXIII - Dialogo tra l'innominato e il cardinal Federigo

innominato: "Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov'è questo Dio?"

cardinal Federigo: "Voi me lo domandate? voi? E chi piú di voi l'ha vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v'opprime, che v'agita, che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v'attira, vi fa presentire una speranza di quiete, di consolazione, d'una consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo riconosciate, lo confessiate, l'imploriate?"

Giovanni Fasani ha detto...

Chi sei, anonimo e acuto commentatore?

Anonimo ha detto...

sono la vale...