Anche questa sera ci siamo visti alla Pizzeria del Sole. Un bel posto, nuovo per di più, dove la gente ama ritrovarsi e dove famiglie numerose di cui non credevo più l'esistenza si fanno largo fra i tavolini buttando gli occhi sui cannoli ben ordinati nei vassoi. Nell'aria la fragranza della pizza e un gaio brusìo sovrasta la musica dei televisori. "Un'abbondante con doppia mozzarella! Anzi una maxi con salame piccante!" E i camerieri scivolano veloci con bottiglie e lattine in mano ammiccando ai clienti con fare professionale. Solo la lampada con quel grosso sole sembra seguire un altro ritmo, quasi fosse da un'altra parte come chi fissa con sguardo perso fuori da un finestrino appannato. Si illumina. Poi lentamente si smorza fino a morire; e poi di nuovo impercettibilmente riprende colore. La pizza è arrivata. Bella, fumante, rigata da fili d'olio verde. Ci buttiamo sul cibo come se non mangiassimo da vent'anni, mentre alcune ragazze ben truccate dietro di noi ridono in continuazione, festeggiando un amico di cui non ricordano il nome. "Eluana è morta" appare sul muto televisore. "Certo che è prorpio un bel posto, e si mangia anche bene!" La lampada continua a pulsare lentamente quasi cercando di rallentare quel vortice di sudore e succhi gastrici. Nel tavolo accanto al nostro c'è una famiglia del sud con la nonna a capotavola che si versa qualcosa nel bicchiere con fare volgare. Mentre tutti masticano rumorosamente sopra i piatti, quella che sembra essere la madre ha invece il piatto vuoto. Silenziosa fissa lo schermo appeso al muro di stucco arancione. "Eluana è morta". “Ma allora era viva” – sussurra - e gli occhi cominciano a farsi rossi e di vetro, come quel sole elettrico sospeso sui tavoli…
10.2.09
4.2.09
29.1.09
iPod
17.12.08
12.12.08
Busillis
27.11.08
17.11.08
L’ora delle tenebre e della vergogna

Una civiltà che è durata quasi tremila anni e in cui si sono sintetizzati mirabilmente il genio filosofico della grecità; il diritto romano, fonte di ordine alla convivenza universale; l’irripetibile ed irriducibile annuncio della fede, rivelazione di Dio e salvezza dell’uomo; la grande esperienza della laicità come libertà di coscienza e di ricerca. La civiltà dell’uomo e per l’uomo, indisponibile a tutto, perché disponibile solo al Mistero. La persona umana, una, unica ed irripetibile, protagonista della sua propria storia e di tutta la storia dell’umanità.
Tutto questo non esiste più. Preparato da altri eventi che si sono dispiegati negli ultimi 40 anni e hanno progressivamente annullato l’identità e la dignità della persona, quest’ultimo tratto di penna di oscuri burocrati della Magistratura italiana cancella un’epoca grandiosa.
Finisce «l’Italietta», nata male e finita peggio: piccola e quasi insignificante provincia nel grande impero della sazietà e della disperazione.
Chi può e vuole, lavori da subito alla nascita di una nuova civiltà: dovrà necessariamente avere forme e modi nuovi, inizi più umili, ma in essa dovrà battere il cuore antico, che non è stato distrutto perché non può essere distrutto. Il cuore dell’uomo infatti è indistruttibile.
In questa impresa, del far nascere finalmente quella che già Giovanni Paolo II aveva definito la «civiltà della verità e dell’amore», il popolo cristiano saprà fare la sua parte. Ed è certo che avrà accanto moltissimi uomini di buona volontà.
+ Luigi Negri, Vescovo di San Marino - Montefeltro
5.11.08
Il padrone del mondo

Era complesso e semplice come la vita: semplice nell'essenza, complesso nella creatività. Ma la prova suprema della sua straordinaria missione era rivelata in quel messaggio immortale. Non si poteva aggiungere una sola parola a ciò che lui aveva generato: le linee direttive più divergenti, infatti, convergevano in lui, punto di partenza e punto d'arrivo. Nessuno ancora pensava se egli avrebbe dato o no prova della sua immortalità; sarebbe stato certamente positivo se la vita avesse rivelato in lui il suo sommo segreto: ma non era poi così necessario. Il suo spirito, infatti, riempiva il mondo: l'individuo non era più distinto dai suoi simili e la morte era da ritenersi come un increspamento che si produce qua e là sul placido mare.
Robert Hugh Benson, Il padrone del mondo
4.11.08
16.10.08
Perchè nessuno ne parla?
Da www.corriere.it del 15 ottobre.
LECCO – Un cambiamento nella vita vegetativa di Eluana Englaro. Un «evento eccezionale» che potrebbe mettere in discussione la sua apparente immutabilità. Lo sostengono 25 associazioni di medici, avvocati, specialisti di stato vegetativo, oltre a familiari di pazienti, che hanno preso in esame la recente crisi emorragica che sabato scorso ha ridotto la donna in fin di vita. «Abbiamo scoperto che Eluana ha ripreso il ciclo mestruale dopo 14 anni di amenorrea», spiega Giuliano Dolce, neurologo, presidente di Vive, organizzazione che riunisce un gruppo di medici e giuristi. «Questo significa che l’ipofisi, una ghiandola importante alla base del cervello, ha ricominciato a funzionare. Non abbiamo mai osservato un caso simile. È indispensabile approfondire le cause per capire che cosa sta succedendo».
APPELLO - Questa, in generale, la riflessione, alla base dell’appello spedito lunedì alla Procura generale di Milano, firmato, oltre che da Vive, da Arco 92, associazione di parenti di persone in stato vegetativo, e dalla Federazione nazionale associazioni traumi cranici: «Sollecitiamo un nuovo intervento della magistratura sul caso Englaro», scrivono. «Alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi, ci rivolgiamo al Procuratore generale della Repubblica di Milano affinché presenti senza indugio ricorso nel merito avverso il provvedimento della Corte d’appello per avere la stessa completamente disatteso i principi di diritto espressi dalla Cassazione, cui il giudice di rinvio avrebbe dovuto conformarsi». Lo scopo? Ulteriori accertamenti sullo stato vegetativo di Eluana; di fatto, cercare di impedire che venga applicato il decreto che autorizza il padre Beppino a interromperle alimentazione e idratazione artificiale.
PRECEDENTI - Non è la prima volta che esperti e familiari scendono in campo contro la sentenza Englaro. Risale allo scorso luglio un precedente appello rivolto sempre alla Procura generale di Milano. Il provvedimento venne impugnato in agosto con richiesta di sospensiva alla Corte di cassazione. La decisione è fissata per l’11 novembre. Sulla possibilità di un nuovo ricorso è certa Rosaria Elefante, giurista esperta in bioetica, del gruppo Vive: «Non ci sono dubbi, sono ancora in corso i termini perché
Grazia Maria Mottola