16.10.08

Perchè nessuno ne parla?

Da www.corriere.it del 15 ottobre.


LECCO – Un cambiamento nella vita vegetativa di Eluana Englaro. Un «evento eccezionale» che potrebbe mettere in discussione la sua apparente immutabilità. Lo sostengono 25 associazioni di medici, avvocati, specialisti di stato vegetativo, oltre a familiari di pazienti, che hanno preso in esame la recente crisi emorragica che sabato scorso ha ridotto la donna in fin di vita. «Abbiamo scoperto che Eluana ha ripreso il ciclo mestruale dopo 14 anni di amenorrea», spiega Giuliano Dolce, neurologo, presidente di Vive, organizzazione che riunisce un gruppo di medici e giuristi. «Questo significa che l’ipofisi, una ghiandola importante alla base del cervello, ha ricominciato a funzionare. Non abbiamo mai osservato un caso simile. È indispensabile approfondire le cause per capire che cosa sta succedendo».


APPELLO - Questa, in generale, la riflessione, alla base dell’appello spedito lunedì alla Procura generale di Milano, firmato, oltre che da Vive, da Arco 92, associazione di parenti di persone in stato vegetativo, e dalla Federazione nazionale associazioni traumi cranici: «Sollecitiamo un nuovo intervento della magistratura sul caso Englaro», scrivono. «Alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi, ci rivolgiamo al Procuratore generale della Repubblica di Milano affinché presenti senza indugio ricorso nel merito avverso il provvedimento della Corte d’appello per avere la stessa completamente disatteso i principi di diritto espressi dalla Cassazione, cui il giudice di rinvio avrebbe dovuto conformarsi». Lo scopo? Ulteriori accertamenti sullo stato vegetativo di Eluana; di fatto, cercare di impedire che venga applicato il decreto che autorizza il padre Beppino a interromperle alimentazione e idratazione artificiale.


PRECEDENTI - Non è la prima volta che esperti e familiari scendono in campo contro la sentenza Englaro. Risale allo scorso luglio un precedente appello rivolto sempre alla Procura generale di Milano. Il provvedimento venne impugnato in agosto con richiesta di sospensiva alla Corte di cassazione. La decisione è fissata per l’11 novembre. Sulla possibilità di un nuovo ricorso è certa Rosaria Elefante, giurista esperta in bioetica, del gruppo Vive: «Non ci sono dubbi, sono ancora in corso i termini perché la Procura generale possa muoversi con un ricorso nel merito». Sul fronte opposto l’avvocato Angiolini: «La Procura ha già esaurito il diritto di proporre ricorso, ora non resta che aspettare la decisione della Cassazione».


Grazia Maria Mottola

4 commenti:

cuiscarpettdaverniis ha detto...

cià diamo una botta di vita a questo blog...

fatti un giro istruttivo dalle mie parti:
link d'attualità e bellezza

cuiscarpettdaverniis ha detto...

se no, dichiariamone la morte, testé liturgicamente festeggiata...

ciao faso.
grazie sempre (per il tuo assolo della pastora).

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie